La tecnica Hispellum fu ideata e depositata da Ugo Scaramucci e Leandra Angelucci Cominazzini presso il Ministero delle Coorporazioni del Regno d‘Italia il 28 maggio del 1930. Al brevetto seguì una ricca produzione di arazzi a “mosaico” detta Hispellum, in cui prevalgono complessi motivi ornamentali a volte arricchiti da materiali diversi come borchie in bronzo.
La scelta del termine Hispellum fa riferimento all’umile pratica di tessitura usata nelle campagne dalle donne spellane. Uno degli arazzi più belli realizzato dalla Casa d’arte Hispellum è conservato presso la sede della Fondazione Cassa di risparmio di Foligno e rappresenta un affresco duecentesco della Chiesa di Santa Maria Infraportas. Si è pensato di avviare un progetto di recupero della tecnica Hispellum applicandola ad una produzione tessile contemporanea.
Al progetto hanno aderito la Scuola di Ricamo di Valtopina ed il laboratorio La Congrega di Ancona – che saranno presenti all’edizione 2019 de “I Giorni delle Rose”, il Laboratorio Tessile Alice, e lo stilista Guido Fauro; ognuno ha interpretato la tecnica con punti di vista diversi e secondo identità proprie.
Concorso “Una Rosa in testa” 2023
