Ai Giorni delle Rose 2018 ospiti i tre prestigiosi poeti irlandesi, Eilèan Nì Chuilleanain, Ciaran O’Driscoll e Macdara Woods.
Eiléan Nì Chuilleanain, originaria di Cork, ha studiato all’University College Cork e all’Oxford. Le sue collezioni di poesie includono Acts and Monuments (1972), vincitore del premio Patrick Kavanagh nel 1973; Site of Ambush (1975); The Second Voyage (1977); The Rose Geranium (1981); The Magdalene Sermons (1989), nominato per il European Literature Prize del 1992; The Brazen Serpent (1994); e The Girl Who Married the Reindeer (2001). Inoltre, ha vinto il premio O'...
Graffi d’imperfezione
In mezzo ad un giardino con una rosa
denudata dal sole e dai venti, non hai
tempo per accorgerti che sta per venire giù
una nuova primavera d’anemoni e piogge.
A lungo ho pensato alle tue mani, al tuo
volto, alle testimonianze importanti, ai confini
dei tuoi occhi sempre in attesa di qualcosa,
ai tuoi sguardi che come i tulipani riescono
ad essere protagonisti in mezzo ai viali.
E quando i pensieri si fanno largo nel cerchio
della solitudine, ecco le pupille chiare
che come ranuncoli gialli incantano i colori,
ecco l’Iris degli arcobaleni che scende dai...
In queste sere ancora fredde
in queste sere ancora fredde
ho visto una piccola rondine
si era messa in viaggio troppo presto
i battiti delle ali non bastavano
per riscaldarle il corpo stanco
ho fatto di tutto per salvarla
ma non si faceva avvicinare
voleva morire sola
in quella terra straniera
Girava per sentieri
girava per sentieri e la luce pareva dilatarsi e confluire e mescolarsi in una tavolozza
di gialli e arancioni che grondavano dalle siepi sui prati e sulle colline e monti in lontananza
era come camminare in una tela di Van Gogh in mezzo ai campi incendiat...
Il Giardino di Pietra
Cento scalini saliti di corsa,
una porta socchiusa
due occhi neri in attesa.
Veniva a portarti il suo cuore in gola
e il viso ghiaccio di vento,
veniva a portarti il suo cuore che batteva impazzito
contro il tuo ancora più impazzito
quando aprivi le braccia e racchiudevi il mondo.
E non c'era più niente...
Poi,
a piedi nudi sul prato di mattoni,
la portavi per mano nel giardino dei sogni,
ma era soltanto un sogno? E le tre rose?
Una qui,
una là,
e un'altra là.
E ogni volta lei le raccoglieva.
Donato Loscalzo - primo classificato concorso 2016
Il mio deserto, dicevi, era più puro,
era oro che brilla nella notte
e irradia di attese il nuovo giorno,
questo deserto a me non appartiene,
la città e le luci, i suoi rumori,
sono un balzo nel buio, una morte
che da sola dissecca queste vene.
Ancora oggi mi chiedo quale ragione,
per me riposta in qualche inganno,
ti spinse a vagare in queste strade
se le dune che occhieggiano di vita
non seppero avvincerti di luce.
Forse ricordo quel tuo sguardo vago
tra le rose fiorite nel giardino:
le onde di sabbia che a lungo ricercavi...
Gabriella Bianchi - prima classificata concorso 2014
Fiorì di notte
la rosa candida
e il calice si colmò
del nettare dell'aurora.
Il giorno si scioglieva piano
dai nodi delle tenebre
e il suo respiro
profumava di rose in boccio.
Nessuno recise gli steli
e il roseto divenne una foresta
screziata di luce.
Gli angeli vegliavano il suo fiorire
mentre l'aroma soave
saliva al cielo.