di Marilena Badolato
PROFUMO DI ROSA: il suo estratto vale quanto l’oro, il suo profumo è diffuso nei luoghi di potere perché sembra che aiuti la memoria e la concentrazione. Indubbiamente piace. I suoi colori e le sue forme influenzano la moda. Per il colore o per il profumo o per quella forma “mistica”, un mistero chiuso nel segreto del bocciolo, la rosa è sempre in auge. Spinta inconscia da radici antiche, anzi antichissime, il profumo della rosa piace a tutti, è in un certo senso rassicurante. Ha una immagine “suggerente” atmosfere e immagini di bellezza e serenità. Bellezza e profumo di rosa sono in stretto e affascinante connubio: è come se l’una richiamasse l’altro e questi senza l’altra non potesse esistere. Come se la Natura si esprimesse tutta intera in un suo manufatto bello e profumato.
I GIORNI DELLE ROSE: sta qui il mistero-rosa, una lunga storia di atmosfera, evocazione, emozione. Un evento a 360 gradi dedicato a questo antichissimo fiore nel quale la Natura sembra aver espresso nei millenni tutta se stessa. Tanta storia dietro quei boccioli chiusi, che in origine significavano fedeltà. Dai Sumeri, agli Egiziani, ai Greci e Latini. Nox mulier vinum era per i Romani tutto quanto si potesse desiderare. Essi aromatizzavano il vino addolcito con il miele, il mulsum, e aggiungevano petali di rosa e pepe, affinchè la bevanda diventasse complice di notti d’amore. Rosa dagli innumerevoli significati simbolici, dalla Rosa Mystica emblema della Madonna, ai “grani del rosario”, alla rosa come ideale di perfezione di uno stato morale simbolo dei Catari e dei Templari, a simbolo di morte e resurrezione nella setta segreta della Rosacroce, alla rosa profana, fiore che accompagna il ritratto di dame, simbolo della vanità e della bellezza caduca. Ambivalente fiore, simbolo di amore tout court, dell’Amor Sacro e dell’Amor Profano, Venere e sposa contemporaneamente come nell’omonima opera di Tiziano Vecellio. La rosa ha una storia antichissima di bellezza e profumo ma anche di gusto, se da sempre l’uomo ha tentato di trasferire i suoi petali in bevande, in infusioni e in preparazioni culinarie, ai quali la bellezza del colore dei petali e l’aroma lievemente dolciastro avrebbero conferito il loro magico allure. Infatti l’impiego alimentare di petali di fiori per impreziosire i nostri piatti non è una tendenza glamour, ma un’idea che in passato era una vera e propria consuetudine. Così mentre lo scorso anno la rosa ha invaso con il suo aroma il gelato di un noto pasticcere che ha creato un “icerose” proprio per “I giorni delle rose”, quest’anno a Villa Fidelia la rosa, anzi i boccioli di rosa, si immergeranno in un tè verde, un profumato scented sencha, bevanda salutare per eccellenza, a regalare curiosità ai presenti a questo appuntamento. Nella miscela di tè anche piccoli semi essiccati di melagrana, la “mela granata” latina, il rosso sangue della terra, inseriti ad armonizzare il “gusto dolce” della rosa. Un “ Sencha dream” a Villa Fidelia, chè il sogno è il tema di quest’anno. Il tè è un eccitante e pur ci rilassa. Dietetico e pur appagante. Un intenso amalgama di leggende, storie, emozioni, sapori. Tante civiltà dietro una tazza di tè e mondi diversi che lo bevono, ognuno a modo suo, tanto da creare un rito, un mito. Un mondo che unisce golosi e salutisti insieme, in un assaggio con tartine e dolcetti, oppure sorseggiato semplicemente osservando le ampie volute di fumo. Innamorati del tè, non vi sono mezze misure, piace o non piace, e se piace si entra nel suo straordinario mondo fatto di conoscenza e di degustazioni, di letteratura e teiere e tazze dallo straordinario design e di prove d’assaggio di colori e sapori indimenticabili. Innamorati della rosa, del suo profumo e colore, del suo messaggio dagli antichissimi significati, del suo essere fortemente simbolo. Il tè è una emozione e un viaggio è stato detto. Viaggiate con noi, allora. Tra rose e tè.