[..] Intanto nella antica Limonaia, trasformata in grande Sala convegni, iniziano i vari interventi: “Consigli e segreti” per coltivare le rose, esperti che parlano di tutte le tecniche arcane della coltura dei roseti, la “Rosa al microscopio” più voci che presentano la rosa nella Letteratura, nella Storia, nella Scienza, nella Gastronomia, “La rosa e il suo mondo”, dai Sumeri, Egiziani, ai Greci e Latini, con i suoi innumerevoli significati simbolici, e la rosa che profuma e quella che si mangia. Si creano composizioni floreali sul tema della rosa e si ammirano mostre fotografiche di splendidi scatti che cercano di eguagliarne la reale bellezza. E i concorsi, ormai consolidati, dell’evento: il “Premio Roseti d’Italia”, il “Concorso nazionale di Arte fotografica” il “Concorso nazionale di poesia” e la “Rosa in testa”, il più atteso, una grande sfilata di straordinari e quasi impossibili cappelli. E infine la grande musica di “Omaggio all’Umbria”di Laura Musella chiude da sempre le giornate. Scivolando sull’erba soffice dell’immenso prato che circonda il Giardino barocco con rose che lo abbracciano su contenitori di intelligente serendipità, si incontrano i vivaisti, tanti, confusi nel verde con le rose del mondo, le specie e gli ibridi che fanno ormai parte della nostra vita di questi tre giorni dai profumi più agrumati o più dolci e gentili. Insomma le rose dei nostri sogni di velluto. Nelle serate conclusive, al calar della sera, quando le ombre fasciano di arcani misteri questi luoghi ammantati di storie antiche e perenni, di miti, di favole ancor oggi attuali nel sogno, la musica ci accompagna alla conclusione, presso il Belvedere dell’Orologio, dove un tempo erano le terme: sembrano trilli di risa che riecheggiano nel grande bosco alle spalle, rimbalzando tra gli alberi che, sagome ormai scure, emettono arcani linguaggi. E in tanti, scommetto, torneranno domani, irretiti, affascinati da oggetti intravisti, da argomenti sfiorati, da fiori da acquistare, da regole da capire, da curiosità da ascoltare, da profumi da vivere. Torneranno, torneranno, ammaliati, dalla malia delle rose.
(abstract da: I Giorni delle Rose a Villa Fidelia. Un universo di colori, profumi e bellezza, Marilena Moretti Badolato per la rivista “Garden Club”, organo ufficiale dell’UGAI.)